Tra 25 anni la tecnologia trasformerà il mondo e avrà un profondo impatto sull’economia, dalla produzione al consumo. Lo rivela il rapporto “Tecnologie del futuro” del Copenhagen Institute for the Future.
Entro due anni, il 25% dell’elettricità mondiale sarà generata da fonti sostenibili, tra 10 anni, una famiglia su due nei paesi sviluppati avrà una stampante 3D a casa, e tra 25 anni, tre su quattro avranno una stampante 3D stampante a casa. Con i robot le auto diventeranno autonome e si guideranno da sole. Queste sono solo alcune delle previsioni contenute nel Future Technology Report del Copenhagen Future Institute, che analizza l’impatto degli sviluppi tecnologici nei prossimi 25 anni.
Se l’ipotesi dei ricercatori si rivelasse corretta, i benefici sarebbero grandi. Le condizioni di vita e di lavoro miglioreranno, la produttività aumenterà e i lavori più pericolosi saranno svolti dalle macchine.
Chi vuole pianificare investimenti a lungo termine deve, oltre alle classiche variabili di mercato, tenere conto anche di questo costante sviluppo tecnologico, che ha un impatto significativo sull’economia. Innanzitutto, le stampanti 3D potrebbero rendere obsoleti i negozi fisici e virtuali. Perché una famiglia dovrebbe uscire di casa o ordinare una lavastoviglie e farsela consegnare quando può scaricare un disegno e stamparlo direttamente dalla propria cucina?
Un altro studio rileva che una scoperta riguarda i computer che stanno diventando sempre più capaci di gestire la complessità. Il trading di azioni, obbligazioni, derivati, valute e materie prime diventerà quindi privilegio di algoritmi e sistemi sempre più precisi e veloci, afferma il rapporto. Si tratta del trading ad alta frequenza, una tecnica speculativa già molto diffusa ma che in futuro diventerà ancora più importante.
Negli ultimi anni, i robot sono comparsi in molti campi, come l’industria automobilistica, che ora sono quasi completamente automatizzati. Tuttavia, c’è ancora spazio per costruire macchine più veloci ed economiche. Tra l’altro, grazie ai nuovi componenti elettronici realizzati con nanotubi di carbonio, appariranno computer più potenti che sostituiranno gradualmente i chip di silicio.
L’impatto della biotecnologia può essere molto utile per nutrire la terra e proteggere l’ambiente. L’agricoltura riceverà un forte impulso dalla genetica, rendendo possibile la creazione di campi con colture intere a basso costo, altamente nutrienti e resistenti a parassiti ed erbicidi.
Su un pianeta che nel 2050 ospiterà circa 10 miliardi di persone, l’approvvigionamento alimentare non è l’unico grande problema da risolvere. Secondo il Learning Center delle Nazioni Unite, ormai circa il 66% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Pertanto, la gestione delle infrastrutture nei centri metropolitani, come trasporti, smaltimento dei rifiuti, forniture e alloggi, diventa estremamente importante per l’umanità. Le città intelligenti saranno la prossima sfida da vincere. E’ una sfida alla portata delle nostre possibilità, hanno confermato da Copenhagen.