Il processo di produzione e operazione industriale produrranno sostanze inquinanti come ossidi di azoto, ammoniaca, mercurio e anidride carbonica, inquineranno l’acqua, l’aria e il suolo e danneggeranno la salute umana, l’ambiente e la natura.
La produzione di energia, il trattamento e la gestione dei rifiuti, l’allevamento di animali o la produzione di cemento sono esempi di industrie che rilasciano sostanze inquinanti nell’ambiente.
Il rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente può causare malattie come asma, malattie polmonari, cancro e insufficienza cardiaca. Si ritiene che le emissioni causino migliaia di morti premature ogni anno.
Secondo le stime del 2017, i danni annuali causati dalle emissioni industriali alla salute umana e all’ambiente variano tra 277 e 433 miliardi di euro.
L’Unione Europea dispone di leggi per combattere l’inquinamento.
La Direttiva sulle emissioni industriali è il principale atto legislativo dell’UE volto a prevenire e ridurre l’inquinamento provocato dalle industrie su larga scala, compreso l’allevamento di bestiame, nell’UE.
L’obiettivo generale è contribuire a proteggere gli ecosistemi e la salute umana.
Tali regolamenti si concentrano sulle seguenti questioni:
– Prevenzione e controllo delle emissioni inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo dai più grandi impianti europei
– Riduzione dell’uso delle risorse
– Miglioramento dell’efficienza dei processi
– Promozione dell’economia circolare
rifiuti.
Le guide coprono più di 50.000 siti nei paesi dell’UE; insieme questi emettono il 20% degli inquinanti nell’aria e nell’acqua e rappresentano il 40% delle emissioni dell’UE (da sostituire con il seguente schema (Aumentato dall’uso delle Linee guida) revisione delle Linee guida dal 2024).