Qual è la scelta migliore tra climatizzatore e deumidificatore? Le caratteristiche dei due dispositivi da conoscere.
L’arrivo del caldo torrido, che ormai ogni anno fa capolino sull’Italia per poi permanere per diverse settimane o mesi, spinge un numero sempre crescente di persone a valutare la possibilità di acquistare un climatizzatore allo scopo di rendere l’ambiente domestico più vivibile. Tanto più se il ventilatore risulta non essere sufficiente.
L’aria condizionata ha chiaramente un costo, ma se ‘sostenuta’ da precedenti interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile (ad esempio installando i pannelli fotovoltaici) esso può essere ammortizzato rendendo il tutto anche più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Per combattere l’afa, però, la soluzione ideale non è solo l’aria condizionata: esiste infatti anche il deumidificatore che, a differenza di quanto si possa pensare, non si limita a ridurre l’umidità presente nell’aria, ma rinfresca gli ambienti. Quale scegliere, dunque? Scopriamo pro e contro di questi due dispositivi.
Per meglio comprendere quale sia la scelta migliore sulla base delle proprie esigenze è bene addentrarsi alla scoperta dei vantaggi e degli svantaggi del condizionatore e del deumidificatore. Il primo è diventato ormai economicamente alla portata di tutti sia per quanto riguarda il costo di acquisto che quello legato ai consumi. In commercio ne esistono moltissimi modelli anche se è bene optare per quelli di elevata classe energetica ammortizzando con il tempo il prezzo di vendita.
Alcuni climatizzatori hanno anche la possibilità di riscaldare le stanze e sono utilizzabili tutto l’anno. La sua azione refrigerante dipende dalla potenza del compressore, ma è solitamente immediata; inoltre è in grado di controllare i livelli di umidità agendo anche come ‘ripulitore’ dell’aria mediante i suoi filtri. La tecnologia inverter, infine, consente di regolare il funzionamento sulla base della temperatura interna.
In alternativa troviamo i sistemi di deumidificazione che riducono la quantità di umidità presente negli ambienti. Andando ad influire non tanto sulla riduzione della temperatura quanto sulla percezione del caldo legata agli alti livelli di umidità. Si tratta di apparecchi più piccoli del condizionatore, il che li rende più versatili e utilizzabili in ambienti diversi.
Inoltre possono essere usati anche durante l’intero inverno, riducendo l’umidità del freddo ed eliminando in tal modo l’effetto condensa. Non produce dunque improvvisi sbalzi di temperatura. Chiaramente non è possibile dare una risposta univoca su quale sia il dispositivo migliore: tanto dipende dal tipo di abitazione e dalle specifiche esigenze di colui che vive al suo interno.
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