Questo diritto è disciplinato da una legge del 2001, modificata da un Dl del 2022 e spetta ai dipendenti, apprendisti, disoccupati o sospesi, lavoratori agricoli a tempo determinato o indeterminato, lavoratori a domicilio, addetti a servizi domestici o famigliari, a domicilio, i lavoratori LSU o APU e i dipendenti pubblici.
Esso spetta anche se la mamma è lavoratrici autonoma. Come detto, soltanto per motivi gravi il lavoratore può chiederlo e questo distingue la maternità dalla paternità, ma anche il congedo di paternità da quello parentale. Con quest’ultimo, il lavoratore si può astenere obbligatoriamente per un periodo di 10 giorni.