I paesi che ignorano questa economia moriranno sotto il peso della disuguaglianza, dell’inquinamento e della mancanza di accesso. L’aumento dei prezzi degli ultimi mesi non è stato accompagnato da un miglioramento della qualità del servizio. E il successo dell’Europa è ancora un miraggio.
Quarantanove euro al mese. Secondo il presidente Macron, questo è il prezzo dell’abbonamento ferroviario che la Francia dovrebbe mettere in funzione nell’estate del 2024. Con questi soldi i cittadini avranno la possibilità di viaggiare senza limiti sui treni regionali (Ter, trasporto regionale) e Intercité, che sono treni medi e lunghi attrezzati giorno e notte, appartenenti alla società pubblica SNCF. Secondo il ministro dei Trasporti Clément Beaune, la transizione coinvolgerà anche “autobus, metropolitana e treni urbani”.
L’idea mira anche a offrire al pubblico un’alternativa più economica ed ecologica ai voli nazionali, insostenibili a causa dei costi crescenti. In Francia c’è una legge che eliminerà 3 tratte (da Parigi-Orly a Bordeaux, Nantes e Lione) alla fine di maggio e le sostituirà con i trasporti.
L’abbonamento di Macron segue l’esempio del Deutschlandticket mensile da 49 euro della Germania, creato prima dell’estate e acquistato da più di 10 milioni di cittadini in pochi mesi. Il governo spenderà 3 miliardi di euro all’anno in biglietti che garantiscono viaggi illimitati urbani e regionali con treni, tram, autobus, metropolitana e traghetti. Nell’abbonamento non sono compresi solo i treni urbani, i treni ad alta velocità e gli autobus a lunga percorrenza. Se il provvedimento francese verrà approvato non ci sarà alcun intervento sui treni ad alta velocità. Secondo le stime di Berlino, il Gateway tedesco ridurrà il cambiamento climatico di 22,6 milioni di tonnellate entro il 2030. Il suo valore è di 49 euro. Il treno, chiamato Passe Ferviário nacional, può essere utilizzato sui treni regionali del Paese ma non consente l’accesso a Coimbra, Porto e Lisbona. Anche la Spagna, anch’essa situata nella penisola iberica, ha fatto notizia approvando il trasporto pubblico.
passeggeri spagnoli hanno ottenuto il rimborso integrale del prezzo dell’abbonamento sui treni locali e di media percorrenza controllati dallo Stato tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2022. Tuttavia, l’autostrada è rimasta incompiuta del cinquanta per cento. Inoltre, il governo Sánchez ha deciso di rendere gratuiti tutti gli autobus urbani (compresa la tratta Madrid-Barcellona) dal 1° febbraio 2023, attraverso lo stesso sistema di rimborso delle istruzioni del 2022, per evitare l’inflazione.
Perché stiamo preparando questo modello? Il trasporto pubblico (non il trasporto locale) in Italia continua a migliorare a causa dell’inflazione, e questo miglioramento spesso non è paragonabile al miglioramento dei servizi. Nel nostro Paese, dove alcuni nomi influenti si fanno notare nella regione, continuano ad esistere leader nazionali come Germania e Spagna.
Nel mese di maggio, Greenpeace ha analizzato i paesi europei in particolare sullo stato del trasporto pubblico, tra cui: costi, efficienza, cambio di modalità di servizio, facilità del trasporto pubblico con autobus, treno e metropolitana. L’Italia è al 21esimo posto e anche se non ha un’Iva più bassa (10%) occuperebbe comunque uno degli ultimi cinque posti se fosse in linea con il continente. Analisti di organizzazioni ambientaliste spiegano che non esiste un modo semplice e unitario di gestione dei biglietti dei trasporti pubblici nel nostro Paese: ogni azienda lo fa individualmente, e ripetere le misure in Germania o Portogallo è ancora la migliore utopia.
Nonostante alcuni progressi nell’uso dell’elettricità, il trasporto pubblico italiano resta vecchio, inquinante e inefficiente. Dei circa 2.800 treni regionali italiani, il 43% ha più di 15 anni, toccando una punta del 78,7% in Calabria. Legambiente spiega che nel Mezzogiorno l’età media dei treni è di 18,5 anni.
Secondo i dati Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automotive) ricavati dal portale TrueNumbers, l’80,4% dei passeggeri nel nostro Paese è stato registrato a partire dal 2012, mentre solo il 19,6% è stato registrato nel periodo 2013-2018. In fondo ci sono la Sardegna (92,2% prima del 2013), la Calabria e la Basilicata. La seconda, la Zona A, ha visto la circolazione di numerosi treni dal 7 agosto al 3 settembre per lavori di manutenzione e miglioramento della linea.
Il problema però non si limita al Sud e alle isole. In Liguria dal 1° gennaio 2023 i biglietti dei treni regionali sono aumentati in media del 6%, mentre i biglietti singoli sono aumentati del 9% e gli abbonamenti del 3%. Secondo GenovaToday un viaggio da Brignole di Genova ad Arenzano costa 3,90 euro, contro gli attuali 4,30 euro. Passando alla Toscana, la Regione Autolinee Toscane ha aumentato le tariffe degli autobus da 1,50 euro a 1,70 euro a partire dal 1° agosto.
Ma il rappresentante più rappresentativo è Trenord, che gestisce il trasporto passeggeri in Lombardia. Come sottolinea Repubblica, i treni regionali della Lombardia a volte sembrano più lenti rispetto a cinquant’anni fa. Nel 1972 per raggiungere Como da Varese ci voleva un’ora e cinque minuti. Ma oggi questo processo richiede circa tre minuti in più. La situazione è simile sulla tratta Milano-Como: 55 minuti nel 1972, 57 minuti nel 2022.
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha detto che il capo della regione ha continuato la lista promessa da Traynold per altri dieci anni e la ferrovia è stata prolungata per altri 10 anni. “molto vecchio e non rinnovato”. In alcuni punti non è elettrico o duale. Come risponde l’azienda alla sottoperformance? Le tariffe sono aumentate del 4%.